1. Origine e Nome “Patrizzi”
Il nome “Patrizzi” deriva da Osvaldo Patrizzi, noto esperto di orologi, che per primo notò un particolare fenomeno di ossidazione sui quadranti di alcuni Daytona 16520.
In alcuni esemplari prodotti, la vernice organica utilizzata per i contatori cronografici ha subito un’alterazione nel tempo, assumendo una tonalità marrone ambrata anziché rimanere bianca. Questo difetto, diventato un tratto distintivo, ha reso questi orologi molto ricercati nel mercato del collezionismo.
2. Caratteristiche Tecniche
Cassa e Dimensioni
- Materiale: Acciaio inossidabile 904L
- Diametro: 40 mm
- Fondello: A vite
- Lunetta: Fissa, con scala tachimetrica incisa
- Impermeabilità: 100 metri
3. Quadrante (con effetto Patrizzi)
- Colore di base: Nero
- Contatori cronografici: Con ossidazione naturale che crea una patina marrone ambrata
- Indici: Applicati con materiale luminescente
- Finestra della data: Assente (coerente con la serie Daytona)
4. Movimento
- Calibro Rolex 4030 (derivato dallo Zenith El Primero, ma con modifiche Rolex)
- Meccanismo automatico con riserva di carica di circa 52 ore
- Ruota a colonne, che garantisce una migliore attivazione del cronografo
5. Bracciale e Corona
- Bracciale Oyster in acciaio 904L (referenza 78390)
- Corona e pulsanti cronografici a vite, per una migliore resistenza all’acqua
Caratteristiche Collezionistiche
Il Daytona 16520 con quadrante Patrizzi è particolarmente apprezzato dai collezionisti perché:
✅ È un difetto naturale, quindi ogni esemplare è unico
✅ L’ossidazione si sviluppa in modo diverso su ogni orologio
✅ Fa parte della serie Daytona “Zenith”, prima dell’introduzione del calibro Rolex 4130 nel 2000
Oggi il valore di un Rolex Daytona 16520 Patrizzi può variare significativamente in base allo stato di conservazione, alla tonalità dell’ossidazione e alla presenza di scatola e documenti originali.
Recensioni
Clear filtersAncora non ci sono recensioni.